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Fiora comunica

9
Mar

2021
Bagno di Gavorrano, 2 milioni di euro per il miglioramento del depuratore

Proseguono a ritmo serrato i lavori di potenziamento strutturale e adeguamento funzionale sull’impianto a servizio del capoluogo e delle frazioni di Bagno e Filare. In settimana al via una fase molto delicata – già autorizzata dagli enti preposti – durante la quale saranno in funzione solo i nuovi pretrattamenti primari  

Bagno di Gavorrano, un investimento di circa 2 milioni di euro per il miglioramento strutturale e l’adeguamento funzionale del depuratore.

L’intervento che AdF sta portando avanti sull’impianto a servizio del capoluogo e delle frazioni di Bagno e Filare, oltre a migliorare il servizio ai cittadini, accrescerà la sostenibilità ambientale del processo depurativo sfruttando le più avanzate e innovative tecnologie in questo ambito, adempirà al mutato contesto normativo del settore e incrementerà il carico trattabile per venire incontro alle nuove esigenze del territorio.

Il progetto di miglioramento del depuratore, autorizzato dalla Conferenza dei Servizi e approvato da AIT (Autorità Idrica Toscana) è stato preceduto, negli anni scorsi, dalla messa in sicurezza delle sponde del Fosso Rigiolato – il corpo idrico recettore dell’impianto – con un intervento per cui AdF ha investito circa 260mila euro. È stata poi la volta dei lavori sul depuratore vero e proprio, che dopo un periodo di sospensione temporanea dovuta al primo lockdown, ora stanno andando avanti a ritmo serrato. Nella prima fase, appena terminata, i letti di essiccamento dei fanghi sono stati demoliti e sostituiti da una nuova sezione di grigliatura fine, dissabbiatura, disoleatura aerata e stabilizzazione aerobica dei fanghi, per un miglior e meno impattante pretrattamento del refluo. Inoltre sono stati realizzati un nuovo locale tecnico e una nuova cabina di media tensione e sono state installate e alimentate tutte le opere elettromeccaniche necessarie alla sezione dei pretrattamenti.

In settimana prenderà il via la seconda tranche dell’intervento: si tratta di una fase molto delicata – per la quale sono già arrivate tutte le necessarie autorizzazioni dagli enti preposti – durante la quale saranno in funzione solo i nuovi pretrattamenti primari: pertanto, il liquido in uscita potrebbe presentare caratteristiche lievemente diverse rispetto al consueto, non inquinanti, in linea con quanto assentito da Regione Toscana e Arpat. Questa soluzione è l’unica tecnicamente possibile per consentire l’avanzamento dei lavori, che prevedono l’adeguamento del comparto biologico con due linee dedicate ai processi e la realizzazione di un nuovo sedimentatore secondario e di un nuovo comparto finale di filtrazione e disinfezione. Una volta concluse queste opere, si potrà passare all’avviamento dell’impianto nella nuova configurazione tecnologicamente avanzata e alla sua messa a regime, per poi arrivare alla messa in esercizio conclusiva nel mese di luglio.