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Fiora comunica

16
Dic

2021
I bottini di Siena e l’Evangeliario prendono vita

Il doppio progetto che arricchisce il patrimonio culturale della città di Siena è stato presentato oggi presso il complesso museale Santa Maria della Scala, alla presenza del sindaco Luigi de Mossi, del Chief Operating Officer del Gruppo Acea Giovanni Papaleo e dell’Amministratore Delegato di AdF Piero Ferrari  

Un doppio progetto che arricchisce il patrimonio culturale della città di Siena, la digitalizzazione dell’Evangeliario e la rilevazione laser dei bottini con il restauro della fonte di Fontebranda, che proprio a fine 2021 finalmente trova la sua ultimazione.

È quanto realizzato dal Comune di Siena grazie al contributo del Gruppo Acea, che ha coperto l’intero costo delle due progettualità. La presentazione delle due iniziative si è tenuta questa mattina, giovedì 16 dicembre, alla presenza tra gli altri del Sindaco Luigi de Mossi, del Chief Operating Officer del Gruppo Acea Giovanni Papaleo e dell’Amministratore Delegato di AdF Piero Ferrari.

“Due progetti di particolare rilevanza – commenta il Sindaco di Siena Luigi de Mossi – da una parte si arricchisce ulteriormente il già vasto e importante patrimonio del Santa Maria della Scala. L'Evangeliario viene di fatto 'restituito' al vecchio spedale, grazie alla collaborazione e al prezioso lavoro della Biblioteca Comunale degli Intronati e al conseguente nuovo allestimento. Il lavoro effettuato poi sui Bottini, altro bene inestimabile per valore e storia, ci permetterà di portare avanti i progetti di conservazione e recupero di due parti così rilevanti dell'acquedotto senese come il Bottino Maestro di Fontegaia e la fonte di Fontebranda. Ringrazio il Gruppo Acea per il contributo e per la sensibilità dimostrata nel supportare questo tipo di interventi nel settore culturale”. 

“Siamo onorati – ha sottolineato il Chief Operating Officer del Gruppo Acea Giovanni Papaleo – di aver contribuito alla digitalizzazione dell’Evangeliario bizantino, alla mappatura in 3D dei Bottini senesi e al progetto di restauro della fonte di Fontebranda, luoghi simbolo di questa città che ruotano proprio intorno al tema dell’acqua e che una utility del settore idrico non può non sentire vicini al suo dna, visto che si tratta di una rete di antichissimi acquedotti sotterranei. Il Gruppo intende così testimoniare il suo impegno a favore di quel percorso di valorizzazione del patrimonio storico dei territori in cui opera, in sinergia con le sue società partecipate e in un rapporto di proficua collaborazione con le amministrazioni locali”.

Le attività finanziate dal contributo del Gruppo Acea hanno riguardato nel dettaglio due progetti di particolare rilevanza: la digitalizzazione dell’Evangeliario e la rilevazione laser dei bottini e il restauro di Fontebranda.

Per l’Evangeliario, un prezioso lezionario bizantino databile alla seconda metà del secolo XI, è stata realizzata una digitalizzazione completa e una campagna fotografica in alta risoluzione, condotte rispettivamente dal Laboratorio di fotoriproduzione della Biblioteca comunale degli Intronati e dalla ditta Haltadefinizione di Modena. Il risultato finale è il nuovo allestimento dell’Evangeliario presso il complesso museale Santa Maria della Scala, corredato di un apparato multimediale che lo renderà fruibile nella sua interezza anche in virtù dell’utilizzo della tecnologia 3D: sarà così possibile sfogliare integralmente il volume e navigare all’interno delle immagini, scoprendo i particolari dello straordinario apparato decorativo di questa opera.

Per quanto riguarda i bottini, gli interventi principali hanno riguardato la mappatura del tratto del Bottino Maestro di Fontegaia, che insiste sul territorio del comune di Siena, e la redazione di una proposta progettuale per gli interventi di restauro e recupero della fonte di Fontebranda.

Il terzo intervento per cui è stato possibile procedere riguarda infine la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza di un tratto del Bottino Maestro di Fontegaia, con l’obiettivo di consentire la fruibilità in termini di visite: nello specifico, si tratta del tratto compreso fra l’ingresso di piazza Il Campo e l’uscita insistente nell’area della Biblioteca comunale degli Intronati.