3,5 milioni di euro di investimenti dalla presa in gestione nel maggio 2023, dei quali 500mila in questi primi mesi del 2025. Al centro sostenibilità e tutela dell’ambiente
Prosegue incessantemente l’impegno di AdF sul “sistema Terrarossa”, sia sugli impianti che sulle relative infrastrutture. A partire dai primi e più urgenti interventi messi in campo subito dopo la presa in gestione avvenuta a maggio 2023, AdF ha continuato ad effettuare investimenti sia sugli impianti, a partire dal depuratore principale e sollevamenti ad esso afferenti, sia su tutte le altre infrastrutture connesse, per un totale di 3,5 milioni di euro dal 2023 a oggi, dei quali 500mila in questi primi mesi del 2025.
Tutti gli investimenti sono sempre stati progettati e realizzati nel segno della sostenibilità ambientale, dell’innovazione e della transizione ecologica ed energetica, con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e allo straordinario contesto territoriale coinvolto, un ecosistema unico e prezioso collocato tra costa, laguna e mare.
Tra i numerosi interventi effettuati, nel giugno 2024 è stato anche sostituito il sistema di filtrazione terziario (filtri a tela), che garantisce la qualità delle acque depurate, le quali poi vengono scaricate a mare tramite l’apposita tubazione della lunghezza di circa quattro chilometri, sulla quale sono state effettuate anche approfondite verifiche tramite sub. Tutto questo a garanzia della qualità sia delle acque depurate, sia delle acque di balneazione. Inoltre, gli interventi effettuati hanno fatto sì che l’impianto produca un fango di depurazione che può essere avviato a recupero in quanto di qualità.
Tra gli ultimi interventi, nelle scorse settimane è stato installato il nuovo quadro elettrico a servizio della centrifuga di disidratazione dei fanghi di risulta e sono stati conclusi i lavori per il potenziamento del sollevamento del liquame in ingresso all’impianto, tramite l’installazione di pompe di potenza maggiore. In programma anche ulteriori migliorie impiantistiche alle sezioni di pretrattamento e di ossidazione biologica.
Stanno proseguendo anche alcuni importanti interventi su altre infrastrutture del “sistema Terrarossa”: entro luglio verranno potenziate le sezioni di ossidazione di entrambi i depuratori di Ansedonia, mentre sono conclusi i lavori alle stazioni P8 e P8bis, che hanno permesso di mettere in funzione due stazioni tra loro indipendenti per il sollevamento del refluo dell’intero comprensorio all’impianto di Terrarossa. In tal modo viene ulteriormente potenziata la resilienza dell’intero sistema, che può contare, in un punto di fondamentale importanza per l’intero processo, su due infrastrutture “gemelle”, in grado di garantirne la funzionalità anche in caso di fermo di una delle due per manutenzioni programmate o straordinarie.
Inoltre, dopo aver effettuato serrati monitoraggi delle reti del sistema fognario afferente al depuratore di Terrarossa, inclusa l’immissione di innocue sostanze colorate traccianti, come ulteriore verifica al fine di confermare l’assenza di eventuali anomalie di funzionamento o possibili rotture delle condotte, AdF ha portato avanti anche studi dettagliati per verificare l’eventuale presenza di infiltrazioni di acqua marina nelle fognature, al fine di migliorare ulteriormente la capacità depurativa finale. Grazie a questa analisi, sono stati individuati alcuni tratti più sensibili a tale fenomeno, soprattutto in occasione di eventi meteomarini intensi, e sono stati realizzati interventi di ripristino e isolamento di alcuni manufatti fognari, con evidenti risultati sull’efficienza dell’intero sistema.