Si è tenuto oggi, lunedì 12 maggio, un sopralluogo di Comune di Follonica e Acquedotto del Fiora all’impianto di depurazione di Campo Cangino, per fare il punto sui lavori in corso, gli investimenti realizzati e quelli in programma. Prosegue quindi, con massimo impegno, il lavoro di amministrazione comunale e AdF per far fronte alle sfide tecniche e ai tempi autorizzativi e realizzativi degli interventi in programma. Nel quinquennio 2021-2025 AdF ha investito quasi 9 milioni di euro sul servizio idrico integrato nel territorio comunale di Follonica, di cui 4 milioni di euro sono stati dedicati a interventi funzionali per potenziare e migliorare l’impianto di depurazione di Campo Cangino, implementando le migliori tecnologie disponibili, con particolare attenzione alla riduzione dell’impatto delle emissioni odorigene. Per quanto riguarda questo aspetto, oltre ai lavori già effettuati, verrà installata a fine maggio una nuova valvola di sicurezza telecontrallata in cima alla cupola di copertura del digestore aerobico, funzionale a garantire la sicurezza del sistema, mentre nella prima decade di giugno sarà installato un nuovo sistema di trattamento degli odori sul digestore, che sarà così pronto ad entrare in funzione non appena arriverà l’autorizzazione dagli enti preposti. Questo intervento, i cui tempi tecnici di realizzazione sono stati ridotti al massimo, implementerà le tecnologie più avanzate disponibili in questo ambito e rappresenterà un passo avanti fondamentale nell’ottica dell’impegno congiunto per mitigare in maniera significativa l’impatto odorigeno dell’impianto.
Importante anche l’investimento sulla rete fognaria, che vede AdF investire circa 3,3 milioni di euro per lo spostamento della stazione di sollevamento e della relativa condotta delle acque miste in via Gorizia a Follonica.
Sul sistema fognario della città del Golfo, un sistema molto complesso di tipo misto, sono in corso di valutazione da parte di AdF progetti per il decongestionamento e il miglioramento della rete con l’obiettivo di depotenziarne l’impatto odorigeno. Per intervenire in modo risolutivo su questa problematica sarebbero inoltre necessarie ulteriori azioni corali, che vanno oltre il perimetro proprio del servizio idrico integrato.